Tante persone sono piuttosto schizzinose su come viene preparato il caffè del mattino, ma ancora molte di più sono meno esigenti. In ogni caso, anche se non ti consideri un intenditore di caffè, dovresti considerare di non usare l’acqua del rubinetto per preparare la tua tazzina mattutina.
Considerando il fatto che il caffè è al 94-95% di acqua, è ovvio che la tipologia che usi per preparare la tua dose avrà un grande impatto sul gusto generale del prodotto finito.
In base alla propria regione di provenienza l’acqua può avere una maggiore o una minore durezza (più o meno calcare), il che può dare un sapore “salato” alla bevanda.
Nella zona di Firenze ad esempio, dove l’acqua del rubinetto è nota per la sua composizione calcarea, può conferire un sapore molto forte al caffè, che probabilmente non è il massimo da bere come prima cosa al mattino.
Altri problemi dell’acqua del rubinetto per preparare il caffè
Se vivi in un luogo in cui l’acqua è dura (cioè ci sono molti minerali, come calcio e magnesio, che possono essere presenti naturalmente nell’acqua), i minerali inizieranno ad accumularsi nella tua macchina da caffè.
Potresti iniziare a notare un deposito bianco o grigio sia sul beccuccio, sia nel contenitore dell’acqua (sarà particolarmente evidente se la caffettiera è di colore scuro).
Puoi rimuovere il calcare decalcificando la macchinetta, ma questo è un passaggio aggiuntivo che si può evitare, o perlomeno posticipare, non usando l’acqua del rubinetto per preparare il caffè.
I filtri rendono l’acqua del rubinetto un’opzione per preparare il caffè
Se ti piace goderti la tua bevanda mattutina a casa, non c’è davvero alcun motivo per cui non dovresti pensare di “modificare” l’acqua che scorre dal tuo rubinetto per renderla più adatta al caffè. Dopotutto, se dovessi fare affidamento sull’acqua in bottiglia (che può essere costosa), potresti anche precipitarti al bar più vicino per una tazzina di caffè, il che vanifica davvero lo scopo.
Uno dei modi più semplici per “trasformare” l’acqua del rubinetto e renderla il compagno ideale per i chicchi di caffè è investire in un filtro per l’acqua, sia di quelli in brocca (caraffa filtrante), sia di quelli che si montano sul rubinetto.
I filtri in brocca svolgono un ottimo lavoro nel rimuovere le impurità, odori e sostanze chimiche tra cui cloro o cloramina (se ci sono nella tua acqua). Il vantaggio dell’utilizzo di questi filtri è che sono economici e di facile utilizzo, ma il rovescio della medaglia è che non purificano più di circa un litro d’acqua ogni volta, quindi potresti voler investire nel filtro montato sul rubinetto. Un filtro potrebbe anche migliorare il sapore dell’acqua per berla quotidianamente.
Non tutta l’acqua in bottiglia può essere utilizzata per preparare una buona tazzina di caffè
Ma se hai fatto dei test sulla qualità della tua acqua del rubinetto e hai deciso che l’acqua in bottiglia è davvero l’unico modo per prendere il caffè, ci sono alcune cose che devi ricordare.
Diverse marche possono variare sia nel contenuto di minerali che nell’equilibrio del pH, il che significa che non tutte le acque in bottiglia sono adatte per fare una buona tazzina di caffè.
I tuoi chicchi danno il loro meglio quando vengono preparati con acqua a cui è stato aggiunto magnesio, che esalta il sapore della bevanda mattutina perché si attacca ai composti che danno al caffè il suo sapore. Attenzione però, perché l’utilizzo di acqua ad alto contenuto di calcio può rendere la tazzina di caffè più amara.
Un ottimo punto di partenza sono i valori consigliati dalla Speciality Coffee Association of America:
- Residuo fisso: tra 75 e 250 mg/l;
- pH:tra 6,5 e 7,5;
- Calcio: tra 17 e 85 mg/l;
- Sodio: meno di 10 mg/l.