Come è fatta una bistecchiera? 3 materiali

Quando si è alle prese con la scelta tra le migliori modelli bistecchiera elettrica p bene considerar il tipo di materiale con cui sono realizzate. Ecco allora quali sono i 3 materiali più utilizzati per poter capire i pro e i contro di ogni situazione.

In ghisa

Le piastre elettriche realizzate in ghisa sono davvero forse le più diffuse in assoluto poiché garantiscono un’ottima cottura del cibo e durano una vita. Chi ha una piastra in ghisa sa benissimo che ogni tipo di cibo si cuoce in modo perfetto grazie alla diffusione uniforme del calore. La ghisa non fa attaccare il cibo nemmeno il formaggio fuso ed è ottima per ogni genere di cottura. Dopo il suo utilizzo la ghisa ha bisogno di qualche cura in più perché andrebbe pulita con prodotti naturali come aceto o bicarbonato senza mai e poi mai metterla in lavastoviglie, la quale ha dei cicli che sono un po’ troppo aggressivi.

In pietra ollare

La pietra ollare è proprio una piastra in pietra che ha ottime proprietà di cottura dei cibi, soprattutto per pesce, verdure e ortaggi. La cottura che la pietra ollare assicura è uniforme, a patto di scaldarla bene. Una volta che la piastra si è scaldata, il calore vien trattenuto moltissimo e perciò la cottura può continuare anche se si smette di alimentarla. Anche in questo caso sarebbe preferibile evitare l’uso di detersivi e altri prodotti non naturali che possano aggredire la superfice. Per la pulizia basta acqua calda, aceto e carta assorbente da cucina.

In alluminio

I migliori modelli bistecchiera elettrica sono anche realizzati con l’alluminio, un prodotto che ha ottime caratteristiche. Di solito, una bistecchiera in alluminio utilizza un prodotto che costa di meno perciò preferendo questi modelli rispetto agli altri è possibile andare a spendere molto meno, perfetto per chi intende comprare una bistecchiera per la prima volta giusto per provare. L’alluminio viene riscaldato dalle resistenze elettriche e ha il vantaggio di produrre pressoché zero fumi.