Cosa succede se in un albergo o in un’attività commerciale, ma anche in strutture private, scoppia un incendio? Potrebbe succedere poco e niente come di tutto. C’è però una buona notizia: sul mercato esistono delle porte che sono in grado di isolare l’incendio evitando perciò la diffusione in tutto l’edificio di fiamme e fumo. Scopriamo insieme come funzionano.

Cosa sono e come funzionano

Si chiamano porte tagliafuoco, alle volte conosciute anche come antincendio, e si rivelano un’importante fonte di sicurezza grazie alla loro incredibile resistenza. Ciò vuol dire che riescono a ridurre (e non di poco) i rischi correlati agli incendi.

Se vengono installate la sicurezza all’interno di una qualsiasi struttura è maggiore perché, in caso di incendi, si ha un tempo più esteso per uscire dall’edificio in maniera sicura e per far intervenire i soccorsi senza correre rischi.

Nel caso degli edifici pubblici, tra le altre cose, è obbligatorio installarne almeno una. C’è da dire però che in questi ultimi anni vanno via via diffondendosi anche negli edifici privati che coinvolgono l’utilizzo di materiali infiammabili. In ambito residenziale, invece, sono prese in considerazione soprattutto per la chiusura dei garage.

È essenziale ricordare, tuttavia, che è vero che sono un ottimo alleato in caso di incendi, ma che comunque devono essere installate correttamente e seguendo una procedura specifica, altrimenti sono tutto tranne che uno strumento di protezione.

Al contempo bisogna ricordarsi di non bloccare le porte quando sono aperte, perché questo andrebbe a vanificare la loro capacità di isolare le fiamme in determinati spazi.

Caratteristiche

Per valutare meglio l’acquisto della porta tagliafuoco più adatta alle proprie esigenze è necessario comprenderne anche le caratteristiche.

Sono chiaramente progettate per resistere al calore delle fiamme e, come dice il nome stesso, tagliano al fuoco la fornitura di ossigeno che lo fa scattare e lo alimenta. In questo modo le fiamme, in molti casi, non riescono a diffondersi in altri ambienti che sono ricchi di ossigeno.

Sono perciò un vero e proprio sistema di protezione passiva che in genere è composto dalla combinazione dei specifici materiali: acciaio, gesso, vetro, strati di vermiculite, legno.

Detto questo, il loro funzionamento è piuttosto semplice: queste porte bloccano l’avanzata delle fiamme. Certo, il fuoco continua a essere alimentato dall’ossigeno presente nell’ambiente in cui è scoppiato, ma una volta terminata la riserva le fiamme si spengono in maniera automatica.

Oltre a bloccare la diffusione delle fiamme e del fumo tra i compartimenti di un edificio o negli edifici limitrofi, le porte tagliafuoco riescono anche a:

  • assicurare un’uscita sicura di tutti coloro che si trovano all’interno dell’edificio in cui sono poste;
  • permettere ai soccorsi di agire in sicurezza;
  • proteggere i beni materiali negli ambienti in cui il diffondersi delle fiamme potrebbe creare enormi danni.

Insomma, oltre che obbligatorie le porte tagliafuoco sono una vera e propria ancora di salvezza.

Ricordatevi però che per essere a norma devono essere prodotti certificati e installati correttamente, e anche valutate periodicamente per controllarne lo stato.

Non resta che approfondire l’argomento e scegliere quelle più indicate per il proprio edificio.